domenica 5 settembre 2010

Inizi

Se la vita è fatta di alti e bassi e se per avere il nuovo bisogna superare le tattiche, allora per continuare la mia crescita avrei bisogno di un’altra buona strategia.
Ogni incontro shiatsu è la continuazione di un cammino, così parlare dell’ultimo incontro altro non è che aggiungere frasi ad un racconto iniziato tempo fa…
Ricordo il giorno in cui sono andata a Palermo per iscrivermi al corso di shiatsu. Non conoscevo Palermo e per trovare il posto, prima mi sono guardata bene la mappa della città. Curioso, seguire la mappa di una città per poi scoprire che da lì iniziava la mappatura di una vita…
Dev’essere che ero troppo disperata per decidere io, che mi ero accontentata fino ad allora di solo tattiche di sopravvivenza, di rischiare un’altra delusione. Così ho dovuto superare il conosciuto più o meno rassicurante, per la possibilità del nuovo. Era una strategia, ma non lo sapevo.
Volevo solo uscire dal conosciuto che era diventato troppo scontato e limitante.
E grande è stata la meraviglia di vedere venire a galla risposte a domande dimenticate, la sorpresa di scoprire nello shiatsu una via verso quello che in me si era assopito.
Istruttivo e sorprendente sentir parlare di punti di riferimento, smontare i meccanismi del dare per scontato e degli automatismi.
Stimolante ma anche terribile vedersi messo sempre di fronte ai propri limiti.
Gratificante iniziare ad intuire un senso dietro le esperienze, rendersi conto che nozioni teoriche come punti yu e bo, modelli culturali, mappature di meridiani yin e yang trovano un posto già scolpito in precedenza tramite i katà e negli incontri con altri corpi, altri vissuti.
Bello lo shiatsu che parla ad una parte più o meno dormiente dentro di noi, che parla la lingua di tutti, che racconta di vita ed in mezzo al relativismo fa intuire anche le costanti!
Meraviglioso camminare verso la parte selvaggia dentro di noi, quella che non si farà mai addomesticare per accettare regole e convinzioni distruttive, la fata dentro di noi che ci può prendere per mano e condurre verso il regno della Possibilità.

Alina

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